Questo sistema di cottura che voglio illustrarvi è concepito per essere utilizzato nei posti più salutari del pianeta,cioè dove non esistono insediamenti urbani dell'uomo,per cuocere in maniera lenta e sana i cibi che vi rende disponibile l'ambiente circostante.
Per utilizzare questa tecnica vi occorrono:due pentole,una grande classica,una per la cottura a pressione in acciaio inox,acqua per generare il vapore,gas metano o,se non vi è possibile,legna.
In pratica si mette in bagno maria la pentola a pressione e quest'ultima permette di cuocere il cibo senza che vi si alteri da agenti esterni dopo la preparazione(moschini,polvere ecc..).
Inoltre la temperatura che viene trasmessa alla pentola a pressione tramite il vapore è sempre inferiore a 100C° (molto importante per non modificare troppo la composizione chimica ed organolettica del cibo di cui stiamo trattando) e quindi all'interno della nostra pentola a pressione non raggiungeremo i classici 120°C anche se all'interno cresce pressione atmosferica che consente di cuocere il cibo preservandone la struttura.
Il tipo di cottura lenta e a bassa pressione è già utilizzata ed apprezzata dagli chef tramite altri strumenti(forni elettrici termoregolati e ventilati).
Personalmente penso che sia un ottimo strumento di cottura che ne preserva la composizione del cibo e non disperde liquidi principalmente grazie alla pentola a pressione che non deve essere portata alla pressione massima(operazione resa possibile non velocizzando troppo il processo di cottura)e quindi non necessiti di sfoghi di pressione e vapori.
La tecnica verrà divulgata in vari gruppi sui social per gli appassionati di cucina.
Vi ringrazio per l'attenzione e il tempo dedicato
Bernardi Nicola
Per utilizzare questa tecnica vi occorrono:due pentole,una grande classica,una per la cottura a pressione in acciaio inox,acqua per generare il vapore,gas metano o,se non vi è possibile,legna.
In pratica si mette in bagno maria la pentola a pressione e quest'ultima permette di cuocere il cibo senza che vi si alteri da agenti esterni dopo la preparazione(moschini,polvere ecc..).
Inoltre la temperatura che viene trasmessa alla pentola a pressione tramite il vapore è sempre inferiore a 100C° (molto importante per non modificare troppo la composizione chimica ed organolettica del cibo di cui stiamo trattando) e quindi all'interno della nostra pentola a pressione non raggiungeremo i classici 120°C anche se all'interno cresce pressione atmosferica che consente di cuocere il cibo preservandone la struttura.
Il tipo di cottura lenta e a bassa pressione è già utilizzata ed apprezzata dagli chef tramite altri strumenti(forni elettrici termoregolati e ventilati).
Personalmente penso che sia un ottimo strumento di cottura che ne preserva la composizione del cibo e non disperde liquidi principalmente grazie alla pentola a pressione che non deve essere portata alla pressione massima(operazione resa possibile non velocizzando troppo il processo di cottura)e quindi non necessiti di sfoghi di pressione e vapori.
La tecnica verrà divulgata in vari gruppi sui social per gli appassionati di cucina.
Vi ringrazio per l'attenzione e il tempo dedicato
Bernardi Nicola